La “nonnitudine”, come la chiamo io, è la parte più affascinante dell’essere genitori, sta dentro quell’esperienza come un dono.
Non credo di peccare di retorica affermando che se diventare genitori è un’esperienza affascinante, diventare nonni ne è il completamento.
“Mia figlia non sarà mai più sola “ è la primissima cosa che ho pensato quando nostra figlia Martina insieme al marito ci fecero vedere la prima ecografia di Gianpaolo. Confesso che se quello fu il primissimo pensiero quello subito dopo fu l’ansia e l’apprensione per mia figlia. Ma questo attiene alla sfera della genitorialitá, come pure il terrore provato dietro quelle orribili porte sprangate di ostetricia da cui fuoriuscivano le urla per le doglie. Ma poi dopo essermi accertata che la mia bambina stesse bene ho posato gli occhi sul bambino della mia bambina ed è stato come fare un passo di lato per entrare in un mondo parallelo : rivivere con gli occhi dell’esperienza e quasi dal di fuori, pur standone dentro, la nostra stessa vita di genitori.
Si diventa nonni alla nascita del primo nipote... gli altri nipoti che arriveranno non ti trovano impreparata a meno che... non ci si metta di mezzo una pandemia. Ecco qui ci starebbe una di quelle faccine che chiamano emoticon con gli occhi sbarrati e la bocca aperta tipo urlo di Munch! Gli ultimi mesi di gravidanza di mia figlia Clara li ho vissuti in video chiamate interminabili e grazie alla tecnologia io e mio marito, come il resto della famiglia, abbiamo potuto guardare il suo pancione crescere e muoversi al ritmo della nuova vita che vi danzava dentro; ma quando è giunto il momento del parto è stato doloroso per noi non esserle vicino, poterla confortare e abbracciare. La piccola Giada, piccola si fa per dire visti i suoi 4 e passa chili, ha aperto i suoi occhi su un assembramento di mascherine. Clara ha dovuto far tutto da sola sin dai primi giorni ma come si dice ha fatto di necessità virtù ed è stata e continua ad essere una mamma in gamba. Come distinguere l’essere nonna dall’essere madre? Forse non si può, sarebbe come distinguere un baco dalla farfalla: stesso essere con forma e proprietà differenti! Oggi potremmo dire che è una benedizione diventare nonni, ma per esserlo, per godere dell’essere nonni, devi stare lì per terra con i bimbi dei tuoi bimbi, imitando te stesso di anni prima non sentendo neanche più il peso del tempo, devi camminare carponi per stare alla loro altezza o lanciarli su in alto per prenderli al volo ridendo della loro risata mentre con la coda dell’occhio scorgi il sorriso di gioia delle tue figlie che ammirano la scena. I nipoti...bella invenzione! ti riportano indietro nel tempo mentre con la manina ti tirano in avanti.