Tutto ha avuto inizio quello splendido 4 Ottobre.. l’ansia l’attesa, saliranno le beta, comparirà o meno la seconda linea. Eravamo lì davanti a quel test ad attendere e finalmente.. la seconda linea è comparsa eravamo felici, in lacrime emozionati cocenti che l’esserino che stava nascendo nella mia pancia avrebbe stravolto la nostra vita.. Dio ci aveva donato la cosa più preziosa per una famiglia un FIGLIO .. quale espressione migliore dell’amore tra due persone non saremo più stati due ma TRE. Non so come spiegarlo ma nonostante fossi solo un embrione io già ti percepivo, già mi sentivo mamma. Sapevo di non essere più sola perché ora nella mia pancia c’eri tu.. mai e poi mai mi sarei aspettata di vivere la mia gravidanza in quarantena, lontana dai nostri affetti e amicizie, ma questo non ha fatto altro che legarmi ancora di più al mio pancione accarezzarlo, parlargli, cantargli canzoni e tra un calcio ed un altro così passavano le nostre giornate. A Febbraio finalmente la grande scoperta, a vincere tra mamma e papà è stata la mamma, eri un maschietto e ti saresti chiamato Paolo. Arriviamo finalmente a Luglio le ansie crescono ci siamo quasi, le settimane sono passate velocemente e naturalmente visto la passione di mamma e papà, per il calcio, in che momento potevano rompersi le acqua se non durante una partita ??. Ed eccoci la corsa in ospedale, la nottata di attesa e finalmente il 5 Luglio alle 15.15 abbiamo per la prima volta incrociato il tuo sguardo, toccato le tue manine, ti abbiamo finalmente stretto, abbracciato e dato un volto a quel bambino che per 9 mesi avevamo potuto solo immaginare. Era andato tutto bene, eri sano e forte questo era l’importante, non importava di essere chiusi in una clinica solo noi tre, non importava che tutti ti avrebbero conosciuto tramite videochiamata; il periodo purtroppo permetteva solo questo essere lontani da tutti, ma noi ne abbiamo tratto il lato più bello, quello di essere noi tre, così da subito potevamo dedicarci a te solo e soltanto a te il resto passava in secondo piano. Quante sono state le ore passate lì a fissarti: mamma e papà si guardavano con le lacrime agli occhi, lacrime di gioia nell’aver creato un capolavoro come te!. quelle tre notti in ospedale passate insonni, i primi pianti ai quali accorrevamo in un secondo, i primi cambi di pannolino, le risate nel vedere papà che ti aveva cambiato in un ora almeno 5 volte, le chiamate all’infermiera se i tuoi pianti non cessavano, le mille domande perché effettivamente nonostante ciò a cui ti può preparare un corso pre parto, quando hai tuoi figlio tra le braccia tutto è diverso. Abbiamo subito capito che dovevamo imparare a capire i tuoi bisogni, non eri nato solo tu ma eravamo rinati anche noi i tuoi neo genitori. Finalmente dopo qualche giorno siamo tornati a casa, ad aspettarci i nostri cari, nonni, zii, cugini armati di mascherina a festeggiare il tuo arrivo.. Un’emozione indescrivibile è stata rientrare in casa con te. Il tempo è volato ad oggi sono passati quasi 4 mesi da quando sei nato e che possiamo dire ..certo hai stravolto totalmente le nostre vite, le nostre abitudini ma ogni giorno è costellato da novità sempre più belle. Basta vederti sorridere a crepa pelle, quando ci guardi, per ripagare ogni sacrificio, le notti insonni la stanchezza. L’essere genitore ti cambia, cambia il modo di vedere la vita, stravolge le priorità, ti obbliga ad essere forte, nascondi le ansie e le paure, le tristezze, che è normale che a volte ci siano, dietro un sorriso, ti fai forza e ti impegni a non farti vedere giù, devi trasmettere solo sensazioni e emozioni positive al cucciolo. Essere genitori ti rende più consapevole e responsabile in quanto adesso hai un ruolo importante quello di formare e educare un uomo del domani.. e come diceva Madre Teresa di Calcutta :” I figli sono come gli aquiloni: gli insegnerai a volare, ma non voleranno il tuo volo. Gli insegnerai a sognare, ma non sogneranno il tuo sogno. Gli insegnerai a vivere, ma non vivranno la tua vita. Ma in ogni volo, in ogni sogno e in ogni vita rimarrà per sempre l’impronta dell’insegnamento ricevuto”. Ecco cosa ti promettono mamma e o papà, Paolo, di impegnarsi giorno dopo giorno a crescerti e educarti con amore pazienza e serenità e qualsiasi volta ti volterai saremo lì pronti ad abbracciarti come ti abbracciamo in questo momento.